Questo sito può utilizzare cookies tecnici e/o di profilazione, anche di terze parti, al fine di migliorare la tua esperienza utente.

Proseguendo con la navigazione sul sito dichiari di essere in accordo con la cookies-policy.   Chiudi

logo
arabo croato danese finlandese francese greco inglese norvegese olandese polacco portoghese spagnolo svedese tedesco     []     AAA
intestazione

Aperto uno sportello d'ascolto contro i disturbi da gioco d'azzardo

Presso la nuova sede alle ex Scuderie di Villa Crastan, Fondazione Charlie ONLUS ha presentato il nuovo sportello di aiuto sull'azzardopatia, realizzato insieme al SERD di Pontedera e realtà del terzo settore che da anni si occupano del problema, come la Cooperativa Arnera e Alioth Group, su un progetto della Società della salute dell'Alta Val di Cecina e della Valdera. "Abbiamo fortemente voluto una nuova sede aperta e accessibile, rendere Charlie un luogo di tutti, mettere a disposizione i nostri spazi, il nostro know how nell'ascolto e nell'aiuto. Per questo è nata la sede a Villa Crastan, per cui ancora una volta ringraziamo il Comune e la Fondazione Pisa". A dichiararlo è il presidente di Charlie Angelo Migliarini, che ricorda anche la consistente digitalizzazione dei servizi e anticipa molte iniziative che la fondazione ospiterà e realizzerà nei prossimi mesi. "Sono più di trent'anni che ci occupiamo di dipendenze e solitudine e la nostra realtà è evoluta dal solo telefono amico a una realtà che fa formazione e sensibilizzazione nelle scuole, azioni di prevenzione e attività di ricerca su temi come dipendenze, bullismo e cyberbullismo. Ospiteremo i gruppi di tutela giovanile pre-adolescenziale organizzati dalla Cooperativa Arnera e dai servizi sociali, un gruppo che si occupa di hikikomori, i giovani che si isolano dalla società e dalla famiglia, un gruppo di auto-aiuto sulla genitorialità, una nuova esperienza di doposcuola per elementari e medie e corsi di formazione come quello sulla brainfullness a cura del professor Amadori. Inoltre, nelle prossime settimane, partiranno due corsi di formazione per volontari, uno a Pontedera e uno a Firenze". Nel suo intervento alla conferenza stampa, l'assessora comunale e vicesindaca Cocilova ha ringraziato Charlie per la capacità di adattare le attività alla modernità e alle necessità emergenti e ha dichiarato: "Come amministrazione comunale crediamo molto nell'aprire gli spazi, soprattutto ai giovani e nel rafforzamento delle reti. Questo territorio ha avviato percorsi in tal senso con privato sociale, terzo settore, volontariato, servizi sociali, istituzioni sanitarie e Charlie ne è una parte importante. È fondamentale per affrontare la complessità dei problemi giovanili, che vanno approcciati in modo trasversale e integrato. L'amministrazione supporterà con convinzione queste attività". L'assessore comunale all'istruzione Mori ha poi sottolineato come Charlie sia "interlocutore privilegiato nel tavolo che abbiamo nel Villaggio scolastico, avviato nel 2020 in pieno Covid, che oggi ha l'ambizione di diventare un appuntamento mensile di confronto e coordinamento. La nuova sede di Villa Crastan deve diventare sempre più uno spazio di opportunità per i giovani, per sapere di avere sostegno e anche opportunità di partecipazione diretta rispetto alle problematiche complesse che attraversano le giovani generazioni". La responsabile del SERD di Pontedera, dott.ssa Marta Milianti ha presentato lo sportello sulle azzardopatie e ha ricordato: "Il servizio sanitario pubblico si occupa di gioco d'azzardo soltanto dal 2017. Nonostante i passi avanti, continua a essere difficile prendere in carico chi soffre di questa patologia, perché si mescolano lo stigma sociale, la vergogna e una mancanza di cultura diffusa su questa problematica. Per questo l'elemento della rete sociale e di realtà specializzate è importantissima. Lo sportello di Pontedera si aggiunge a quelli aperti a Ponsacco e a Volterra e sarà aperto il martedì e mercoledì dalle 9 alle 11 presso questa sede, che garantisce la giusta riservatezza". L'operatrice Elena Caciagli della Cooperativa Il Cammino ha affrontato il problema della sottostima del fenomeno e della confusione semantica: "Bisogna parlare di azzardopatia, non ludopatia, perché il gioco che crea dipendenza è quello che prevede premi e ricompense, il brivido della vittoria. L'allarme spesso arriva dai familiari e si accende quando subentrano i problemi economici, con conseguenze fortissime sulle relazioni familiari. L'azzardopatia è una patologia trasversale per generazioni ed estrazione sociale, con tante forme di gioco, offline e online, e tante specifiche dipendenze". Alessia Gallerini di Arnera ha poi ricordato come il primo passo sia la presa di consapevolezza, per poi passare al supporto e all'accompagnamento ai servizi del territorio che si occupano di specifiche dipendenze.

Tags: -