Quarantene e cambiamenti

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I cambiamenti repentini non sono nuovi nella mia vita, ne conto almeno cinque di quelli che puoi descrivere come spartiacque tra un prima, più o meno consolidato e un dopo da inventarsi di sana pianta. Per questo cerco sempre di essere flessibile, di ammorbidire ogni cellula, così da non farmi spezzare dagli eventi. Anche per il Covid è stato così. Passati i primi giorni di panico per la perdita della "libertà" mi sono adeguata alla situazione. E il tempo si è dilatato, i giorni sono divenuti uguali l'uno all'altro, senza divisioni in settimane o mesi. Questa percezione diversa del tempo diventava prepotente quando uscivo in macchina per fare la spesa. Le strade vuote, da percorrere lentamente, prendendosi tutto il tempo di osservare, in un silenzio sacro, quasi si fosse in chiesa, la primavera esplodere, piena di canti di uccelli e colori di fiori. La natura diventata padrona, indifferente alla nostra reclusione, mi sbatteva in viso i suoi profumi, facendomi sentire piccola piccola.   

Tempo di preghiere per chi ce l'ha fatta e per chi no.

Tempo di guardarsi dentro e rivedere le priorità.

Tempo di famiglia con la F maiuscola.

Tempo di risate e coccole.

Tempo di fortificarsi per affrontare un futuro incerto.                                             

E per tutto questo non c'è che da ringraziare, nonostante tutto. 

Irene

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